L’amministratore unico di Sipro interviene sulla questione: “È indubbio che il ruolo della Camera è unanimemente riconosciuto come indispensabile per la virtuosità dimostrata dall’Ente negli anni”
All’indomani dell’incontro tra il sindaco Alan Fabbri e l’assessore regionale Vincenzo Colla per discutere il futuro della Camera di Commercio di Ferrara, anche Stefano di Brindisi, amministratore unico di Sipro, è intervenuto sulla questione.
“È indubbio – evidenzia – che il ruolo della Camera di Commercio di Ferrara è unanimemente riconosciuto come indispensabile per la virtuosità dimostrata dall’Ente negli anni. Del resto anche Ravenna difende la propria autonomia. Sappiamo però tutti che la virtuosità e l’efficienza non sono stati fin qui stati ritenuti motivi sufficienti per bypassare una legge chiara che vorrebbe l’accorpamento tra Ferrara e Ravenna”.
Di Brindisi aggiunge: “Accorpamento fin qui solo sospeso col commissariamento. È vero che nel mezzo c’è stato il Covid, che ha modificato gli scenari e che siamo in una fase di crescita che non si respirava da anni. Come il Covid e la pandemia hanno testimoniato, la territorialità – rivelatasi fondamentale in sanità – lo è altrettanto in economia, soprattutto in un momento in cui si stanno facendo strategie di sviluppo che non possono essere traslate dall’alto, ma pensate e pesate sui singoli territori”.
“E il nostro – chiude -, unisce manifattura, servizi e turismo. Noi, come Sipro, teniamo conto di tutti questi elementi anche nei progetti europei di valorizzazione del patrimonio. Ciascuna realtà, per quanto attiene alle proprie prerogative, deve fare il suo pezzo. L’auspicio è che si possano rivedere i criteri e le modalità per la revisione delle Camere, oggi superati e anacronistici, in una ottica di evoluzione delle stesse Camere di Commercio, quindi in una logica di prospettiva, di futuro, non solo di passato e presente”.