Il Fondo di Rotazione presentato dalla Sipro con Carife, Provincia e 4 Consorzi Fidi
Due milioni di euro per favorire credito e investimenti
Due milioni di euro alle piccole e medie imprese ferraresi, una boccata d’ossigeno che favorirà credito e investimenti per una quota almeno cinque volte superiore. E’ l’effetto moltiplicatore che ci si attende dal fondo di rotazione a cui da tempo lavorano Sipro, Carife, Provincia e quattro consorzi fidi. Ieri la presentazione di un bando che sarà disponibile entro la fine della prossima settimana. Necessità di denaro fresco, si sa, ce n’è: «L’accesso al credito essenziale in questa grave fase di crisi economica – spiega Gabriele Ghetti, presidente di Sipro -, dobbiamo evitare il restringimento della base produttiva e occupazionale».
Ecco allora l’idea. Sul finire degli anni ’90 all’agenzia per lo sviluppo venne affidata la gestione di un fondo di rotazione dedicato ai territori in Obiettivo 2. Funzionò per parecchie imprese e venne ricostituito con i crediti tornati alla base.
Oggi viene riattivato, dopo la riformulazione della convenzione con Carife e i consorzi Unifidi Emilia-Romagna, Confartigianato Fidi Ferrara, Confidi Romagna e Ferrara, Cooperfidi. Operazione a cui ha contribuito a anche la Provincia.
La somma verrà destinata in parte (1 milione e 200mila euro) all’erogazione di finanziamenti alle imprese a fronte di investimenti in progetti innovativi e per il consolidamento delle passività di conto corrente bancario; i restanti 800mila euro andranno ai Confidi ai fini del rilascio di garanzie sussidiarie a fronte di mutui bancari concessi alle imprese. «La dotazione è molto significativa – commenta l’assessore provinciale alle attività produttive Diego Carrara – e c’è stato l’impegno a creare condizioni di prestito migliori a quelle che si trovano sul mercato». Vediamole.
La durata del finanziamento è di massimo 72 mesi con un preammortamento (il periodo in cui il mutuo rimborsa gli interessi bancari e non il capitale) di non oltre 12 mesi a tasso dello 0,50% e pagamento posticipato.
Il rimborso è in rate mensili o trimestrali posticipate. Il tasso di ammortamento è agganciato all’Euribor a 3 e 6 mesi, con uno spread massimo di 150 punti base. Le iniziative sono finanziabili all’ 80% dell’importo ammesso, che varia da 10 a 300mila euro per investimenti materiali e immateriali (retroattività fino ad un anno) e da 10 a 60mila euro per il consolidamento delle passività bancarie a breve.
Il fondo sarà ratificato lunedì dal CdA di Carife: «Non potevamo rimanere insensibili, vogliamo dare risposte concreti e in tempi brevi alle imprese del territorio», conferma Massimo Vezzalini. Il bando e la modulistica saranno a breve pubblicate sul sito www.siproferrara.com; le domande di agevolazione verranno istruite fino ad esaurimento dei fondi. Soddisfatti i rappresentanti delle associazioni di categoria.
«Le piccole imprese sono ferme – dice Giuseppe Vancini (Confartigianato) -, il sistema degli enti bilaterali garantisce solo per pochi mesi. Non bisogna dire che è fisiologico perdere una parte delle aziende».
«Lo strumento del fondo di rotazione ci convince – il parere di Giampaolo Lambertini (CNA) -, bene il tema della retroattività degli investimenti».
«E’ un ulteriore tassello per attenuare le difficoltà – sostiene Roberto Bonora (Unindustria) -, faremo di tutto perchè il fondo sia interamente utilizzato».