Lo scorso 15 gennaio, in Provincia, come Amministratore Unico Sipro, ho presentato ai soci le linee guida del triennio 2019-2022, relativo al mio mandato, iniziato a novembre. Ho trovato una società dotata di uno staff altamente qualificato, capace di interloquire con i livelli istituzionali locali come europei. E questo è un punto di forza fondamentale per realizzare gli obiettivi del prossimo triennio, che non voglio rimangano intenzioni, ma voglio diventino prassi.
Parto da un dato di fatto: Sipro ha grandissime potenzialità, forse addirittura superiori a quelle che la collettività riconosce. I limiti del territorio sono noti – a partire dalle infrastrutture viarie e dal calo demografico – ma vanno valorizzati i servizi di cui siamo dotati, che spesso diamo per scontati. E parlo di sanità, istruzione, welfare, che sono indicatori di buona qualità della vita. Abbiamo molto da offrire, credendoci e lavorando in questa direzione, senza timore di essere ‘piccoli’ e ‘poveri’ e avendo il coraggio di diventare internazionali. Bisogna partire dall’analisi delle criticità, senza demonizzarle e ritenerle irreversibili. L’aspetto più preoccupante, soprattutto a medio e lungo termine, è la crisi demografica, con il conseguente invecchiamento della popolazione, la riduzione delle aziende e l’emergere di nuovi bisogni. In questa ottica, il progetto dell’Area Interna che ci coinvolge come supporto ai Comuni è un’opportunità che dobbiamo cogliere, anche come volano per i nuovi fondi strutturali del periodo 2021/27. Sicuramente non basta, perché servono nuove energie.
E possiamo trovarle fuori da Ferrara, dall’Emilia Romagna, dall’Italia. Dobbiamo osare, il maggior pericolo è la rassegnazione. Le vocazioni di un territorio, come la manifattura e il turismo per il nostro, non sono statiche e immutabili. C’è sempre spazio per ‘altro’. Come fare? La strada maestra è il rafforzamento del marketing territoriale, teso a rilanciare e completare gli insediamenti delle nostre aree: nel capoluogo, ad esempio, la cosiddetta Area Ferrara Nord, nei pressi dell’uscita autostradale. Per fare conoscere capoluogo e provincia dobbiamo stringere rapporti commerciali con chi non pensa a noi se non per gli aspetti artistici, turistici e dei servizi. Penso agli uffici commerciali dei
consolati stranieri, in particolare dei Paesi del Nord Europa. Intanto, sul territorio, bisogna lavorare a più stretto contatto coi Comuni, partendo da quello di Ferrara, che attraverso la Holding è l’azionista di riferimento. Il mio è un invito e un auspicio. Dei Comuni, nostri soci, Sipro non vuole essere solo il braccio operativo attraverso l’esecuzione di progetti commissionati. Vuole essere soggetto attivo nella costruzione del futuro imprenditoriale dei singoli territori, grazie anche alla conoscenza dei fondi e dei bandi europei. Una competenza che può essere messa a disposizione delle Municipalità.
Siamo presenti con un nostro Sportello a Bondeno e Codigoro, con risultati riconosciuti. Possiamo ‘esportare’ il modello in altri Comuni. Per quanto riguarda le banche vogliamo stabilire con loro nuove modalità di intervento a supporto delle imprese. Oggi le aziende che vogliono insediarsi o ampliarsi non chiedono solo credito, ma consulenza. E chiunque investa per impiantare la propria attività, ha bisogno di sapere come muoversi. Cosa trovare e dove. Con l’Università vogliamo mantenere e consolidare la proficua collaborazione esistente. Con la Camera di Commercio, ente virtuoso che ci rappresenta al meglio, vogliamo stringere una vera e propria alleanza. Un confronto perpetuo e nuovo vogliamo stringerlo con le associazioni di categoria, che spesso hanno visto in Sipro un concorrente. Niente di più sbagliato. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo. Mi è ben chiaro che
la crescita non può avvenire a discapito della qualità del lavoro, ed è per questo che ho incontrato le organizzazioni sindacali. Solo formazione e diritti possono garantire di essere competitivi in un mercato che cerca professionalità sempre più specializzate. L’auspicio, nel 2022, è che Sipro ricopra a tutti gli effetti un ruolo di intermediario tecnico tra tutti i soggetti economici citati, che diventi l’interlocutore naturale tra i Comuni, la Camera di Commercio, le Associazioni delle Imprese e la Regione. Sono fermamente convinto che siano obiettivi raggiungibili e realistici. Giocare al ribasso non paga. Serve riscoprire un po’ di orgoglio.
SIPRO - Le nostre linee guida per il prossimo triennio
La Nuova Ferrara
28 Gennaio 2020