Il giorno 30/12 a Vignola, alla presenza dei vertici di ILPA Srl, degli organi del concordato preventivo AMP Spa e del Presidente di Sipro Spa Gianluca Vitarelli, è stato sottoscritto il contratto di affitto del ramo d’azienda con cui la conduzione della società ferrarese passa ad AMP Recycling Srl, società neo costituita interamente posseduta da ILPA Srl. Come annunciato nella conferenza stampa tenuta il 23/12 us, giunge così a conclusione una delle crisi aziendali più complesse che ha interessato la nostra Provincia negli ultimi anni e che ha portato alla ribalta la sperimentazione di un nuovo modello di relazioni industriali. SIPRO Spa ha esercitato un ruolo determinante nella complessa vicenda fin dal momento in cui le rappresentanze sindacali hanno richiesto alle Istituzioni Locali la convocazione di un tavolo istituzionale. Gli stessi soci storici della società, famiglia Bertolini e Carife Spa, hanno richiesto all’Agenzia di Sviluppo un ruolo di garante delle intese sottoscritte che consentisse da una parte la continuità aziendale e, dall’altra, la ricerca di manifestazioni di interesse sul mercato. Il lavoro effettuato da SIPRO per quanto riguarda quest’ultimo punto, è stato quello di puntare al rilancio del sito produttivo individuando un progetto regionale di filiera corta nel riciclo del PET in grado di integrare le strutture già esistenti sull’area (termovalorizzatore Hera, selezionatore ex Ecosfera, riciclatore AMP , gestore nazionale della plastica COREPLA) , che rappresentano una unicità nel panorama nazionale del recupero della plastica, con un piano industriale di medio lungo periodo capace di porre la basi per coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile. Sono state una decina le aziende con cui sono stati avviati dei contatti ed il criterio discriminante per la scelta è stato l’esame critico dei piani industriali presentati. La scelta di ILPA Srl, attiva nel settore da circa 50 anni, un gruppo che fattura oltre 150 milioni di fatturato nel 2011, oltre 400 dipendenti, non è stata dunque casuale ed il progetto mira ad una integrazione a monte per la società che ha sede a Bazzano ed una interessante opportunità a valle nel settore dell’ortoflorovivaismo. Il successo di questa iniziativa, che in una prima fase prevede il riassorbimento di 44 dei 62 dipendenti (59 entro 24 mesi) , investimenti per il primo biennio pari a 2 milioni di euro, punta a creare delle condizioni di ulteriori sviluppo attraverso l’indotto che è possibile sviluppare nel settore.
Risolta la crisi AMP grazie a Sipro
Sipro
2 Gennaio 2012
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