L’evento è in programma il 9 giugno al Salone del Restauro per fare il punto sui sistemi di archiviazione e protezione contro fuoco, acqua, umidità, proliferazione fungina.
Industria e cultura, insieme, per preservare l’arte. E’ Makros, azienda leader nel settore con una committenza internazionale tra pubblico e privato. Ubicata nell’incubatore Sipro di via Saragat, dai cui servizi è supportata, ha organizzato per domani (9 giugno), alle ore 15:15, al Salone del Restauro (Fiera, Sala Asia, primo piano-atrio) un convegno dal titolo “Nuove tecnologie per la conservazione intensiva protetta e monitorata”.
Come spiega il titolare, Massimo Luise, l’evento – patrocinato dal comune di Ferrara, con presenza dell’assessore competente Angela Travagli – sarà l’occasione per fare il punto sui sistemi di archiviazione e protezione contro fuoco, acqua, umidità, proliferazione fungina. Perché nell’era del digitale la carta esiste e conservare il patrimonio è fondamentale.
Makros, che nel comparto ha fatto da pioniere, ha realizzato strutture per l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, Roma 3 e l’università di Genova.
Il sistema, brevettato, “è utilizzato per preservare i volumi più preziosi del Laboratorio di restauro del libro antico dell’abbazia di Santa Nilo di Grottaferrata (Roma), in realtà museali d’ambito internazionale come il museo d’arte di Bordeaux, la collezione nazionale manoscritti di Istanbul in Turchia e il museo d’arte e scultura di Ankara, in Turchia”, esemplifica Luise.
Internazionale anche il profilo del convegno. Tra i relatori, Felicia Menicucci, ricercatrice Cnr; Silvia D’Avorgna, ricercatrice per il Biodeterioration Of Cultural Heritage; Marco Pasquini, università di Bologna, e partner pubblici e privati che porteranno la loro esperienza. Makros lavora infatti sia per istituzioni che aziende.