Uno studio analizza la provenienza dei flussi di pendolari e turisti in città per programmare la pianificazione urbana
Aree di provenienza dei lavoratori ferraresi? Arrivano da tutta l’Emilia Romagna (62%) ma anche dal Veneto (25%) e, a livello provinciale, ci si muove soprattutto da Copparo (20%), Vigarano Mainarda (14%), Poggio Renatico (12%) e Bondeno (10%). I turisti? Arrivano un po’ da tutta la Regione, e dal Veneto, e frequentano soprattutto il centro storico.
Sono alcuni dei dati raccolti dal 30 giugno al 7 luglio 2021 su pendolarismo e turismo a Ferrara: la fase preliminare del progetto Air Break per avere una raccolta di dati utili a programmare in futuro soluzioni integrate e sostenibili di pianificazione urbana, a partire proprio dalle necessità di chi si sposta da e per la città per studio, lavoro o interessi culturali.
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Dai dati finora raccolti nell’ambito di questo progetto dalla «peculiarità estremamente moderna», sottolinea Stefano di Brindisi (amministratore unico di Sipro), emerge per esempio che nell’area Fiera e San Giorgio i lavoratori provengono soprattutto da Copparo, Poggio Renatico e Bondeno, mentre nella zona di Cona arrivano soprattutto da Copparo, e al Polo chimico arrivano soprattutto da Copparo, Vigarano e Bondeno, e tanti anche dal Veneto.
I turisti, nella settimana presa in esame, sono arrivati da tutta l’Emilia Romagna, ma non dalla provincia di Parma: le aree di visita si concentrano nel centro storico, «non si va dietro la stazione per esempio – notava Chiara Franceschini (coordinatrice di Sipro) – significa che là non parcheggiano».
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