Si è concluso Air-Break, il progetto nato in seno al programma dell’unione europea Urban innovative action. E i risultati ottenuti in questi anni sono decisamente positivi visto che la qualità dell’aria ferrarese è passata da accettabile a buona grazie alle numerose iniziative messe in campo dai partner del progetto: Comune di Ferrara, Deda Next, Università di Ferrara, Politecnico di Milano, S.I.P.R.O. Agenzia Provinciale per lo Sviluppo di Ferrara, Gruppo Hera, Lab Service Analytica e Fondazione Bruno Kessler (FBK).
Ora, grazie ad Air-Break, il Comune di Ferrara dispone di una nuova infrastruttura dati, interoperabili e eterogenei, fondamentale per orientare le politiche pubbliche e intraprendere azioni concrete e mirate in ottica sostenibile.
I partner di progetto sono stati chiamati a sperimentare soluzioni innovative in grado di contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico in aree selezionate della città e a realizzare attività di education per coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini (grandi e piccoli) sulle tematiche ambientali, stimolandoli a intraprendere scelte quotidiane sostenibili.
Il punto di partenza di Air-Break è stata la creazione di un’infrastruttura informatica basata su software Open Source per l’acquisizione automatica e la condivisione di dati interoperabili sulla qualità dell’aria, realizzata da Deda Next, che aggrega le informazioni provenienti da una rete intelligente cittadina basata su tecnologia IoT. Questa è composta da 14 sistemi di monitoraggio multi-sensore di Lab Service Analytica e da 22 centraline realizzate, grazie ad un’iniziativa di citizen science, da studenti e docenti di sette istituti superiori di Ferrara. Attraverso l’infrastruttura, che estende il Sistema Informativo Territoriale comunale e che continuerà ad essere attiva anche a progetto concluso, il Comune ha oggi accesso a 11 milioni di nuovi dati sulla qualità dell’aria e sulle abitudini di spostamento dei propri cittadini, che lo potranno guidare anche nell’elaborazione delle future politiche pubbliche.
I dati raccolti hanno già permesso all’Amministrazione di intraprendere azioni concrete e mirate, basate su informazioni precise e aggiornate riguardanti la distribuzione dell’inquinamento atmosferico. Partendo dall’analisi del capitale informativo raccolto, per incentivare spostamenti urbani sostenibili, in collaborazione con l’Università di Ferrara, è stato realizzato un nuovo tratto di ciclabile smart (dal Polo Scientifico Tecnologico fino alla metà di Corso Isonzo, in congiunzione con i percorsi ciclabili che portano al centro storico) dotato di sensori, 2 totem digitali, “illuminazione intelligente adattiva” e pavimentazione “green” composta da un’alta percentuale di materiali parzialmente riciclati. In totale, sono 195 i chilometri di tratti ciclabili all’interno della città, di cui 1.25 di nuova costruzione. Complessivamente l’utilizzo di monopattini elettrici e bike sharing è raddoppiato.
Per quanto riguarda Sipro, partendo dall’analisi dei dati sugli spostamenti casa-lavoro, ha contribuito a individuare soluzioni alternative di pendolarismo pulito a favore delle imprese del territorio comunale, che hanno mostrato curiosità e interesse in particolare nei confronti della possibilità di utilizzare le auto 100% elettriche di Corrente, già presenti in città, per il tragitto casa-lavoro. Da qui la convenzione stipulata tra SIPRO e TPER (Corrente) finalizzata a incentivare, attraverso voucher di minuti gratis, l’uso del servizio di car sharing per i dipendenti delle aziende insediate nell’area della Piccola e Media Industria di Ferrara. Iniziativa che è stata immediatamente accolta con successo da un’importante azienda insediata nel comparto, che ha attivato i promo credits per i propri dipendenti, e che sta raggiungendo anche altre realtà imprenditoriali dell’area, interessate a promuovere, tra il proprio organico, la cultura della mobilità sostenibile, nell’ottica di migliorare il benessere ambientale e, di conseguenza, la vita dei cittadini.
In generale, tra campagne di mobilità sostenibile, eventi e coinvolgimento online, il progetto ha interessato circa 22.000 cittadini ferraresi, contribuendo così a disseminare una cultura della sostenibilità all’interno della città. Un elemento fondamentale, questo, che sommandosi agli strumenti e alle buone pratiche acquisite nel corso del progetto, consentirà al Comune di Ferrara di continuare a promuovere la transizione sostenibile del territorio.