Nelle scorse settimane il responsabile della redazione ferrarese de il Resto del Carlino, Cristiano Bendin, ha fatto una riflessione, dal sapore di monito a tutti i soggetti economici e non solo, sulla risposta data da Ferrara all’arrivo di Joe Tacopina alla Presidenza della Spal: selfieinvece che progetti, esibizione invece che visione.
Lo ha fatto prendendo spunto da un incontro a porte chiuse avvenuto in Camera di Commercio tra Tacopina e il Commissario, Paolo Govoni, e il Direttore, Mauro Gianattasio, sottolineando il valore dell’export ferrarese in America e riportando dunque l’operazione Spal nel giusto alveo di valutazione. Il focus è proprio questo: Joe Tacopina, investitore statunitense, ha puntato sul nostro territorio, individuandone forse lui prima di noi punti di forza. Ferrara ha un’attrattività naturale, transnazionale, eppure ce ne stupiamo. Quanto il nostro territorio abbia appeal, come Sipro, lo misuriamo dal numero di progetti europei che vinciamo sul fronte turismo, che è uno degli aspetti – non l’unico – dello
sviluppo. Ora che il PNRR ci impone da qui al 2026 progettualità di lungo respiro, con verifica dello stato di avanzamento delle stesse, è importante pensare Ferrara e il territorio in una dimensione internazionale. Il che è in linea con le cosiddette missioni del PNRR. Tra queste la sostenibilità ambientale, su cui Sipro e Spal hanno abbozzato, già al primo incontro, percorsi condivisi in materia di consumo energetico e riduzione dell’impatto ambientale anche in termini di rifiuti. La crescita economica non è un miraggio se sapremo mettere ‘a terra’ progetti ambiziosi che portino sul territorio altri investitori.