Candidatura formalizzata dalla Giunta, si aggiunge anche l’area Sipro di via Battistella. L’assessora Travagli: “Ci aspettiamo sostegno dalla Regione”
Il Comune di Ferrara ha deciso di candidare il Petrolchimico per la Zona logistica semplifica della Regione Emilia-Romagna.
La Giunta, con una delibera adottata venerdì 25 febbraio, ha formalizzato la presentazione della candidatura del Polo per l’ingresso nella Zls in collegamento con il porto di Ravenna, che ne costituisce il fulcro.
Introdotte con la Legge di bilancio 2018 (legge 27.12. 2017, n. 205) le Zls sono zone geograficamente delimitate, costituite anche da aree non territorialmente adiacenti ma legate da un nesso economico-funzionale e comprendenti almeno un’area portuale. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna il baricentro è stato individuato nel porto di Ravenna e possono entrare a far parte della Zls anche i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico e logistico con il porto stesso.
È quanto è emerso tramite un questionario eseguito da tutti i partecipanti in simultanea all’incontro promosso ieri (venerdì) da Sipro (in modalità videoconferenza) con i Comuni del ferrarese.
Ben 17 su 23 le Amministratori presenti con sindaci o assessori competenti. Un momento di confronto fortemente voluto dall’amministratore unico, Stefano di Brindisi, che ha esordito ammonendo sulla necessità di guardare al futuro “superando l’idea di territorio fragile”, riflettendo sulla necessità di uno slancio post pandemia.
Quello di ieri è stato il primo di una serie di appuntamenti con cui Sipro intende approfondire e sondare ambiti prioritari nella imminente progettazione europea – a partire dal pacchetto Next Generation, il pacchetto per la ripresa dal Covid – quindi nella distribuzioni di fondi, cui l’agenzia per lo sviluppo vuole arrivare pronta, candidando “piani strutturati, condivisi e attuabili”, ha sintetizzato la coordinatrice, Chiara Franceschini.
Ambiti: logistica, mobilitazione merci, risparmio energetico tramite nuovi strumenti da condividere con la cittadinanza. Politiche europee, regionali, territoriali devono essere allineate. È questo, per Sipro, “il traguardo irrinunciabile per uno sviluppo che porti ricchezza salvaguardando l’ambiente”.